Silvia Manzella – Club Manager

Dove e quando sei nata?
Sono nata in febbraio, e, come tutti gli Acquari, assolutamente libera dalle convenzioni del luogo, del tempo, degli anni.

Che lavoro fai?
Questa domanda ha richiesto un’attenta riflessione. La risposta semplice è Club Manager di Spirito Sportivo, chiara e concisa; riduttiva e fredda. Vivo il mio lavoro avendo 3 parole come punti focali:
Passione, Responsabilità, Etica.

Passione: ritengo di essere una persona fortunata che può permettersi di fare un lavoro che le piace; ogni mattina mentre attraverso le porte di vetro dell’ingresso penso di entrare a casa; mi piace relazionarmi con tante persone molto diverse tra loro, ascoltare le loro vite, imparare e aprirmi a nuove esperienze. In questa società “fluida” di famiglie convenzionali, allargate, allungate, dislocate, anche noi dello staff ci sentiamo parte di un’unica famiglia eterogenea ma coesa.

Responsabilità: essere il punto di riferimento di un’organizzazione piccola ma complessa come la nostra, richiede di “prendermi cura” di ogni singolo collaboratore. Ogni decisione so che coinvolge la qualità della vita dei miei collaboratori, per cui, anche se mi scherzano per i miei “tempi biblici”, cerco di scartare sempre le prime due idee che mi vengono di getto per prendermi il tempo di guardare le cose con un po’ di distacco e serenità.

Etica: parola antica, che a me piace tantissimo! La differenza tra le azioni buone da quelle cattive, distinguere ciò che conviene, o che è facile, da ciò che è bene. Ovvio non sempre si riesce, ma la via è quella.

Cosa ti piace del tuo lavoro? Quali sono, invece, le difficoltà che incontri quotidianamente?
Gli aspetti più belli ed interessanti del mio lavoro sono essenzialmente due: la relazione con le altre persone, che siano soci, collaboratori, formatori, consulenti; cerco sempre di imparare qualcosa, sono curiosa per cui tutto ciò che non so è una sfida.
Il secondo è l’aspetto di progettazione e creazione: studiare le nuove tendenze, capire cosa sia meglio offrire ai propri soci, partecipare a riunioni e convegni per progredire e cercare di portare davvero benessere nelle vite delle persone che si affidano a noi è davvero straordinario.
Le difficoltà di solito riguardano gli aspetti più materiali, le scadenze da rispettare, per cui servirebbero giornate da 48 ore, le lamentele a cui far fronte e risolvere. Insomma quella parte di quotidiano che di solito annoia un po’ di più.

C’è una persona o un personaggio che, per te, è fonte di ispirazione? Se si, perché?
I miei maestri sono tanti, alcuni mi accompagnano da tutta la vita, e penso ai miei genitori che mi hanno dato delle solide radici e mi hanno sempre appoggiata anche durante i periodi di scelte difficili; altri maestri mi sono al mio fianco da lungo tempo e sono quelle 2/3 amiche e amici imprescindibili con i quali il confronto è sempre aperto e vero, altri sono maestri per un breve periodo ma in quell’istante ho potuto apprendere e aprire la mente su nuovi versanti.

Cosa fai nel tempo libero? C’è qualcosa in particolare che ti aiuta ad alleviare lo stress?
Amo i libri di carta, la copertina, la consistenza della carta, il carattere della stampa, l’odore. La lettura mi ha sempre accompagnata e sono onnivora. Dai romanzi, ai saggi, ai manuali; dipende molto dalla passione del momento. E quindi c’è stato il periodo delle biografie delle donne che hanno fatto la storia, alternato ai romanzi thriller da leggere in una notte, ai saggi sulla nascita dell’universo, fino alla lettura di tutta la bibliografia di singoli autori dei quali mi innamoro.
Inoltre adoro camminare in montagna, anzi nei boschi in montagna, preferisco il verde degli abeti, alla maestosità delle rocce nude. I suoni dei boschi, il ruscello, gli uccelli, il vento, tutto ciò mi aiuta a lasciar andare le tensioni.

Quando e perché sei arrivata in Gym’s?
Come tanti di noi sono arrivata in Gym’s, come atleta… che parolone!
Mi divertivo ad andare in palestra, nella mitica villetta, perché oltre all’allenamento c’era sempre qualche motivo per tirare tardi: due chiacchiere con gli amici, innumerevoli caffè, i tornei estivi di pallavolo nel giardino, le grigliate… Insomma un posto da cui era difficile tornare a casa.

Mentre studiavo all’università ho iniziato a collaborare con Marco (ndr Pettinari, il fondatore di Gym’s) come lavoretto serale in segreteria. La scelta di fare di questo il mio lavoro è avvenuta con il passaggio al “Garden 2”, il gioco di poche ore settimanali si è trasformato in una vera e propria crescita professionale. Sì, perché, in un centro sportivo oltre ai trainer che sono i veri protagonisti della scena, serve qualcuno che da dietro le quinte coordini tutte le attività, si occupi e preoccupi di tutti gli aspetti pratici, amministrativi, burocratici necessari al buon funzionamento della struttura.

Cos’è per te lo spirito sportivo?
E’ un’attitudine, un modo di vedere la vita. Sono i valori quali lealtà, impegno, voglia di uscire dalla propria zona di confort, ma anche l’importanza di fare squadra, di avere tutti un fine comune e di arrivarci col sorriso; è sapere che ognuno di noi è presenza e contribuisce a rendere il suo pezzetto di mondo un posto più bello!

Dove ti vedi tra 10 anni?
10 anni… io non riesco neanche ad organizzare il prossimo fine settimana…
In questi anni ho sperimentato che la Vita si diverte tantissimo a mischiare le carte e portarti verso situazioni che attualmente sembrano lontane mille miglia. Vivo al meglio il “qui ed ora” e per il futuro mi tengo la curiosità di vedere cosa succederà

Salutaci con una frase

C’è una frase bellissima di Baricco, e per me è davvero difficile ridurre a solo una, le frasi del mio autore preferito, nella quale mi rispecchio e ogni volta che la leggo o che la cito sempre più mi ci ritrovo:
“Fanno delle cose, le donne, alle volte, che c’è da rimanerci secchi. Potresti passare una vita a provarci: ma non saresti capace di avere quella leggerezza che hanno loro, alle volte. Sono leggere dentro. Dentro. “(Alessandro Baricco)