Ispirati dall’Uomo Vitruviano – il nostro studio medico

L’Uomo Vitruviano è una delle opere più celebri di Leonardo da Vinci, rappresenta l’unione simbolica tra spirito e scienza, ed è per questo che, nel corso dei decenni, è stata d’ispirazione per varie finalità, sia artistiche che puramente simboliche, al punto di diventare un cult; un’icona del connubio tra parte spirituale e scientifica, un simbolo dell’attenzione alla persona, alla salute e al benessere in tutte le sue forme.

Anche noi in Gym’s, abbiamo scelto questa meravigliosa opera, come rappresentazione delle attività che si svolgono quotidianamente all’interno del centro ed in particolare nel nostro studio, dove affermati professionisti offrono servizi di qualità per il benessere e la salute dei nostri atleti.
La persona è al centro del nostro lavoro, della nostra attenzione e della nostra cura.

Alcune curiosità su questa opera

Leonardo racchiude in sé ed esprime lo spirito del Rinascimento: Maestro di Arte e Scienza, pittore, scienziato, ingegnere, studioso della natura e delle sue leggi, gli schizzi contenuti nei suoi codici mostrano l’attenzione che pose nello studio e nell’approfondimento dell’uomo e del suo rapporto con la natura.
L’Uomo Vitruviano, noto anche come “ Le proporzioni del corpo umano secondo Vitruvio” è un disegno a penna e inchiostro che Leonardo realizzò nel 1490; lo studio raffigura un uomo adulto nudo, in piedi, inscritto all’interno di un quadrato e di un cerchio. La scelta di Leonardo è quella di raffigurare l’uomo con 4 braccia e 4 gambe, permettendogli di mostrare 16 pose diverse.

Leonardo durante le ricerche per i suoi studi di anatomia fu attratto dal 3° volume dell’opera “De Architectura” scritta dall’architetto e ingegnere romano Vitruvio tra il 30 e il 15 a.C.; è sempre rivelante soffermarsi a riflettere sulle date e capire quanto tutta la storia sia un’infinita concatenazione di fatti, pensieri, idee.

Vitruvio argomenta che non può esistere un tempio che non sia regolato da principi di armonia, ordine e proporzione tra le varie parti della costruzione. Lo stesso vale per il corpo umano: un “uomo ben proporzionato” è tale solo se le misure delle parti del suo corpo corrispondono a dei canoni precisi gli stessi ricordati da Leonardo nella descrizione del disegno. Così, la testa rappresenta un ottavo del corpo umano, il piede un sesto, l’avambraccio un quarto, e il centro del corpo umano si trova nell’ombelico.

Nel corso dei secoli molti studiosi prima di Leonardo furono affascinati dalla teoria di Vitruvio tanto che il primato della rappresentazione di un uomo iscritto in un cerchio spetta a un ingegnere senese vissuto tra il Trecento e il Quattrocento: Mariano di Jacopo detto il Taccola; ma a dispetto dei suoi predecessori l’Uomo Vitruviano leonardesco è soprattutto frutto di sperimentazioni originali.

Le proporzioni della figura, infatti, non sono esattamente quelle riportate da Vitruvio: Leonardo, nella descrizione del disegno, introduce alcune aggiunte e modifiche. Esse sono il segno del fatto che Leonardo non intende seguire alla lettera il canone Vitruviano, ma vuole fornire, attraverso la sperimentazione empirica da sempre costante nel suo metodo e che rivela tutta la sua modernità, un modello che, pur guardando alla tradizione, sia nuovo e aggiornato.

Gli artisti che si erano cimentati col canone Vitruviano non intendevano soltanto risolvere dei problemi di carattere pratico, ovvero fornire canoni per la misurazione e definire le corrette proporzioni per la rappresentazione dell’uomo in pittura e in scultura: i tentativi di soddisfare il canone Vitruviano avevano anche importanti risvolti simbolici. A fondamento delle teorie filosofiche dell’Umanesimo vi è la teoria del microcosmo cioè la convinzione che l’uomo sia il riflesso di un ordine superiore, un’entità che reca in sé gli elementi che compongono il mondo intero.

Il cerchio e il quadrato devono essere dunque letti in chiave simbolica: il cerchio è allusione alla sfera divina, mentre il quadrato rappresenta il mondo terreno. L’uomo, a metà tra divino e terrestre, è l’ elemento di raccordo capace di unire i due mondi. L’uomo è dunque la creatura capace di mettere in armonia il cielo e la terra. Nell’uomo di Leonardo è rappresentata la modernità ovvero la centralità dell’uomo all’interno della natura razionale e dell’armonia dell’universo espressa dalla geometria delle forme e proporzioni umane

Grazie alla sua modernità e al significato altamente simbolico questo capolavoro è stato scelto dall’allora Ministro dell’Economia, Ciampi, per rappresentare l’Italia sulle monete da 1 euro: l’uomo come misura e paradigma di tutte la realtà.